La malattia cronica in medicina biologica

La medicina biologica ricerca nella malattia cronica un senso ai fini dell’adattamento e dell’evoluzione. La malattia cronica è la sofferenza prevalente delle società moderne. La morte e la riproduzione sono interdipendenti dovendo la natura supplire alla prima per il tramite della seconda. Un organismo pluricellulare è organizzato per tessuti specializzati e autocosciente richiede un esteso tempo biologico per essere riprodotto. Un organismo umano rappresenta la culminante di processi adattativi operati in tempi molto estesi dall’evoluzione. 

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Campi emozionali e medicina biologica

I campi emozionali della medicina biologica sono utili a  comprendere l’ interazione tra lesione tissulare alla sofferenza psichica. La malattia è una risposta biologica a un conflitto non derogabile nella quale sono implicati i campi emozionali. Si tratta di una modalità per la quale la necessità di sopravvivere procede evolvendo nuove capacità e maggiore consapevolezza. La vita umana è un composto di sostanza corporale, emozionale e spirituale. Pertanto per la medicina biologica la malattia deve necessariamente costituire una soluzione biologica oltre a rappresentare un processo somatico. 

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Sarcopenia e medicina biologica

La sarcopenia in medicina biologica è da considerare un conflitto che trova soluzione riducendo funzioni meccaniche e capacità metaboliche. La sarcopenia è la perdita di massa muscolare oltre un livello fisiologicamente accettabile. La sarcopenia non implica conseguenze solo sulla capacità di svolgere funzioni meccaniche, ma determina anche la perdita di capacità metaboliche. La sarcopenia è, infatti, coinvolta sia nell’inabilità sia nella malattia. La massa muscolare è la principale riserva di glicogeno e di potassio.  

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Emozioni e medicina biologica

L’ emozioni  sono riferite in medicina biologica ai campi emozionali ovvero  i campi nei quali avviene il rapporto tra senso e struttura. Ogni strategia di sopravvivenza applicata dagli organismi in cerca di perpetuarsi, si costituisce tessuto o capacità all’interno di un’area emotiva coerente. Quest’area emotiva e attiva verso l’enorme fatica per ottenere le capacità biologiche richieste dall’ambiente. Il termine campo è in relazione al fatto che le emozioni, seppur generate originariamente in un individuo, sono estese oltre il limite corporale dell’individuo stesso.

 
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La malattia secondo la medicina biologica

In medicina biologica le fasi della malattia sono coerenti con la definizione di malattia come risposta adattativa eroica del singolo individuo al suo conflitto biologico risentito come urgente e inderogabile. A un livello sopra individuale la malattia invece corrisponde a quei processi evolutivi che implicano per il tramite delle soluzioni conflittuali raggiunte, lo sviluppo di nuove capacità, nuovi tessuti e nuove specie. Le fasi della malattia si estrinsecano a livello corporale in una patologia tissulare coinvolgente precise caratteristiche reattive.

 
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La medicina biologica integra diverse discipline

La medicina biologica implica la definizione di un metodo di lavoro che permetta un confronto costruttivo tra modelli scientifici diversi. L’analisi causale della scienza occidentale e la sintesi induttiva delle scienze antiche, possono essere integrate in un’unica conoscenza che adotta contemporaneamente modelli logici diversi, per osservare meglio un’unica realtà. Il vantaggio di una doppia prospettiva nell’osservare lo stesso malato, è la completezza dell’osservazione e il maggiore controllo dell’affidabilità delle conclusioni. Due modelli di riferimento, oltre a suggerire sinergie, sono anche una doppia sicurezza nel verificare le conclusioni diagnostiche e le indicazioni terapeutiche. 

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