Conflitto biologico in Medicina biologica

Il conflitto biologico è un termine tecnico della medicina biologica per descrivere le problematiche affrontate dalla vita sul pianeta terra nelle varie tappe della sua evoluzione. La descrizione dei conflitti biologici o l’individuazione di tali nella vita del malato è basilare nella medicina biologica. Infatti, le alterazioni patologiche di un tessuto o di una funzione da lui espressa dipendono in larga misura dalla conflittolisi che tale tessuto ha operato nell’evoluzione delle specie. Il tessuto malato è coinvolto dal paziente in una problematica coerente con la soluzione che tale tessuto rappresenta nell’evoluzione. 

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Il risentito in medicina biologica

Il risentito emotivo è il termine usato in medicina biologica per descrivere la percezione di un sistema nervoso in un paziente preso in esame. Un evento stressogeno è interpretato da ogni singolo individuo in base ai campi emozionali, alle memorie e all’esperienza di cui dispone. Il luogo di queste complesse disponibilità è appunto il sistema nervoso centrale. Lo stesso evento stressogeno produce pertanto in diversi soggetti, altrettante reazioni. Le caratteristiche uniche di ogni reazione dipendono dal risentito emotivo. 

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Il senso malattia nella medicina biologica

Secondo la medicina biologica la malattia è un processo tissulare applicato  all’ interno di campi emozionali coerenti. La conoscenza dei campi emozionali coinvolti nella malattia è importante per ogni medico, ma lo è a maggior ragione anche per il malato. I campi emozionali sono intimi con i tessuti coinvolti nella malattia. Ogni tessuto di cui è composto l’organismo umano è legato ad una soluzione biologica connessa alla evoluzione. Questa soluzione attuale è stata in passato malattia. 

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Il clan secondo la medicina biologica

Nella medicina biologica la comprensione dei gruppi tissulari riuniti nella definizione di orbita funzionale non può prescindere dalla descrizione della complessa organizzazione sociale degli antenati umani che è denominata clan. Il clan nella medicina biologica descrive la suddivisione di compiti e specializzazioni operata nel corso dell’evoluzione dagli antenati dell’attuale umanità. L’organizzazione sociale in clan è stata un enorme vantaggio nella selezione naturale e nell’’evoluzione. Suddividere le funzioni in un clan permette, infatti, di gestire meglio le energie disponibili, aumentando la sopravvivenza e implementando l’eccellenza nelle funzioni particolari che uomini e donne di talento erano in grado di esprimere. 

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Campo emozionale e medicina biologica

Il campo emozionale è per la medicina biologica, lo spazio nel quale e tramite il quale si ricerca una  soluzione adattativa al conflitto biologico patito.   I campi emozionali principali sono quindici. Dei quindici campi emozionali principali cinque esprimono equilibrio e sono pertanto denominati: normocollera, normogioia, normoriflessione, normotristezza e normopaura. A questi si aggiungono dodici campi in sofferenza con specifiche qualità e estensioni.  L’essere umano in salute attraversa tutte le modulazioni emozionali indicate morbidamente e dolcemente. Equilibrio emozionale non è infatti indifferenza affettiva, ma partecipazione emotiva. 

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Risentito totale

Il risentito emotivo è il termine usato in medicina biologica per descrivere la percezione del dolore nel paziente preso in esame. Per la percezione di sofferenza è sempre necessaria la precedente programmazione di un sistema nervoso. Ciò che il sistema nervoso non conosce non lo può soffrire. Il risentito per essere agito richiede pertanto sempre la precedente attivazione di circuiti e sinapsi, tali da essere attivate se un conflitto biologico lo richiede. Le risposte adattative automatiche provenienti dalle memorie sono alloggiate nel sistema nervoso a livello sottocorticale e pertanto sfuggono comunemente alla coscienza. 

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