Collera eccessiva o ipercollera e medicina biologica

La collera eccessiva o ipercollera è per la medicina biologica un’espressione disarmonica, esagerata e inefficace del campo emozionale normo collera.  Si tratta di una situazione in cui l’individuo diventa facilmente iperattivo, irascibile e violento. In ipercollera si perde ogni capacità di immaginare il nuovo e pertanto consolida con rabbia l’esistente. La violenza dell’ ipercollera è spesso rivolta al mondo esterno. Essa non termina la sua espressione costituendo un nuovo ordine, ma al contrario distrugge ogni rinnovamento. 

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Normotristezza in medicina biologica

Il campo emozionale tristezza positiva o normotristezza implica un radicale cambio di direzione nella attenzione emotiva. Normotristezza significa dirigere l’emotività dal rapporto con il mondo esterno a quello interiore. Si tratta del campo complementare alla normo collera. Quando l’individuo conclude o esaurisce il suo interesse per il mondo esteriore ovvero per la storia come comunemente intesa, allora volge il suo sguardo verso se stesso e accede al vissuto interiore. Lascia l’attenzione per la vicenda storica e ascolta il proprio risentito della vicenda storica. 

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Riflessione, normoriflessione e  medicina biologica

La riflessione equilibrata o normoriflessione è per la medicina biologica l’espressione armonica, efficiente e produttiva del campo emozionale in oggetto. La riflessione equilibrata o normoriflessione come termine tecnico induce erroneamente a pensare a una facoltà cognitiva. Il campo emozionale riflessione invece rappresenta una capacità di integrare e bilanciare vissuti emozionali anche intensi. La normoriflessione è di notevole importanza per l’equilibrio emotivo. Le esperienze dolorose sono elaborate dalla normoriflessione. La prima reazione emotiva da un evento spiacevole è l’escursione emotiva attraverso tutti i quindici i campi emozionali scegliendone successivamente uno che diverrà prevalente. 

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Acufeni e la medicina biologica

Gli acufeni  secondo la medicina biologica possono derivare anche da un conflitto  non risolto e attivato da aree cerebrali inconscie. Gli acufeni o tinnitus è un disturbo costituito da rumori in uno o entrambi gli orecchi. Questi rumori possono assomigliare a fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi o pulsazioni. Gli acufeni originano all’interno dell’apparato uditivo, ma inizialmente possono essere erroneamente confusi con suoni provenienti dall’ambiente esterno. A livello corporale gli acufeni o tinnitus possono essere causati o con causati dalle seguenti condizioni: problemi vascolari, ipertensione, somministrazione di farmaci, trauma acustico, disordini dentali, alterazioni posturali, lesioni del nervo acustico, lesioni delle cellule sensoriali della chiocciola e danno dell’apparato uditivo. 

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Risentito totale

Il risentito emotivo è il termine usato in medicina biologica per descrivere la percezione del dolore nel paziente preso in esame. Per la percezione di sofferenza è sempre necessaria la precedente programmazione di un sistema nervoso. Ciò che il sistema nervoso non conosce non lo può soffrire. Il risentito per essere agito richiede pertanto sempre la precedente attivazione di circuiti e sinapsi, tali da essere attivate se un conflitto biologico lo richiede. Le risposte adattative automatiche provenienti dalle memorie sono alloggiate nel sistema nervoso a livello sottocorticale e pertanto sfuggono comunemente alla coscienza. 

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Adenoidi e medicina biologica

La medicina biologica descrive il senso applicato dalla malattia adenoidi alla ricerca prima di consapevolezza, poi di una terapia coerente e infine quando possibile di una soluzione al conflitto biologico sottostante. Le adenoidi sono un tessuto nel rinofaringe con funzioni immunitarie e drenaggio linfatico. Il senso biologico del tessuto nasale è l’adeguamento dell’inalato alle condizioni più idonee per l’organismo che inala. Le adenoidi sono il tessuto che interviene durante l’inalazione nella valutazione dell’ambiente esterno. In seguito alla valutazione le adenoidi e altri  tessuti cooperanti provvedono alla climatizzazione dell’inalato e alle reazioni necessarie in caso di presenza di agenti infettanti o inidonei. 

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