Acufeni e la medicina biologica
Gli acufeni secondo la medicina biologica possono derivare anche da un conflitto non risolto e attivato da aree cerebrali inconscie. Gli acufeni o tinnitus è un disturbo costituito da rumori in uno o entrambi gli orecchi. Questi rumori possono assomigliare a fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi o pulsazioni. Gli acufeni originano all’interno dell’apparato uditivo, ma inizialmente possono essere erroneamente confusi con suoni provenienti dall’ambiente esterno. A livello corporale gli acufeni o tinnitus possono essere causati o con causati dalle seguenti condizioni: problemi vascolari, ipertensione, somministrazione di farmaci, trauma acustico, disordini dentali, alterazioni posturali, lesioni del nervo acustico, lesioni delle cellule sensoriali della chiocciola e danno dell’apparato uditivo. Una diagnosi precisa sull’origine corporale degli acufeni non è sempre ben determinabile e una probabile genesi multifattoriale apre alla possibilità di trattamento multidisciplinare.
Se gli acufeni o tinnitus non regrediscono entro i primi mesi dalla loro insorgenza, tendono a persistere negli anni successivi, divenendo cronici a tutti gli effetti. Questa malattia tende a creare un vero e proprio stato invalidante, coinvolgendo i campi emozionali del malato, la sua vita di relazione, il sonno, la capacità di lavoro e le facoltà cognitive. Queste condizioni interferiscono talvolta pesantemente sulla qualità della vita. La cura convenzionale ovvero corporale degli acufeni o tinnitus si confronta con limiti e difficoltà.
Le terapie somatiche, infatti, tendono a interpretare il coinvolgimento dei campi emozionali nel paziente con acufeni, come una conseguenza della sofferenza che gli acufeni stessi comportano. Sebbene questa correlazione somatopsichica sia corretta, essa omette che le relazioni tra corpo e sistema nervoso sono bidirezionali. Pertanto coesiste anche una correlazione per la quale un comando operato dal sistema nervoso altera la funzione uditiva. Per comprendere gli acufeni secondo la medicina biologica è necessario dunque invertire la logica che vuole la reazione psichica semplicemente una conseguenza degli acufeni. In tal modo si può considerare il sistema nervoso come l’istanza che attiva gli acufeni nel campo emozionale connesso. Generalmente gli acufeni sono associati al campo emozionale ipogioia ovvero la disillusione. (vedi anche articoli riguardanti i campi emozionali). Pertanto in medicina biologica si possono considerare gli acufeni come una soluzione a un conflitto biologico non risolto a livello di coscienza che attivando aree cerebrali antiche ovvero quelle deputate all’attività biologiche che sfuggono al conscio altera una funzione significativa per il conflitto stesso.
Gli acufeni anche se non realizzano nella concretezza dell’uomo moderno soluzione alcuna, sono comunque ritenuti o immaginati come tali da aree del sistema nervoso centrale che sfuggono al controllo razionale. Si possono distinguere in tal modo due diverse categorie di acufeni secondo il senso biologico implicato:
· necessità di sentire ancora un suono che costituiva gioia
· necessità di eliminare un suono che costituisce un pericolo o minaccia
Gli acufeni possono essere dunque considerati nella medicina biologica un automatismo comandato da aree cerebrali non sottoposte a controllo cosciente ed è pertanto da decodificare con gli stessi modelli interpretativi adottati per lo studio dei sogni, dei lapsus o dei deliri. Il campo emozionale ipogioia della medicina biologica è coerente al fatto che il suono udito o evitato per il tramite degli acufeni appartiene comunque alle illusioni. Nel destrimane la lateralizzazione a destra degli acufeni depone maggiormente per la necessità inconscia di sentire un certo suono. Al contrario la lateralizzazione a sinistra depone maggiormente per la necessità inconscia di evitare un suono. Secondo la medicina biologica nel mancino questi rapporti sono invece invertiti. Nella storia del paziente affetto da acufeni si può osservare prima dell’insorgenza del disturbo una perdita definitiva di cui l’ultima e rilevante presenza era apprezzata tramite l’udito. Altrettanto possibile osservare l’arrivo di una situazione minacciosa di cui la rilevazione è avvenuta tramite l’udito. La voce della persona amata, che mai più è possibile udire o il rumore assordante di uno sparo assolvono al senso della malattia appena descritto. Ricordiamo che per la medicina biologica la ricerca del senso di una malattia non disconosce per nulla i meccanismi somatici per i quali tale malattia si realizza nel corpo del paziente. Al contrario la medicina biologica cerca oltre la meccanica della malattia anche la finalità sensata della malattia nel contesto di una evoluzione prima personale, poi della stirpe e infine della specie.
In medicina biologica l’analisi delle sofferenze patite dal malato, dei diversi fattori aggravanti, delle modalizzazioni e dell’insorgenza primaria possono aiutare nell’identificazione del conflitto sottostante per il singolo paziente. Gli acufeni possono comportare un notevole disagio sia interiore sia nella relazione con gli altri. Una valutazione del risentito personale connesso agli acufeni secondo la medicina biologica, rappresenta una possibilità prima di comprensione e successivamente di coscienza riguardo al senso implicato nella malattia, premessa ineludibile per la risoluzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina Biologica a Roma
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