Pianto e medicina biologica

Nella medicina biologica il pianto come altri comportamenti rappresenta una soluzione ad un conflitto biologico di captazione emotiva. Per pianto si intende comunemente l’atto di produrre e rilasciare lacrime in risposta automatica ad un evento patito a livello emotivo. Il comportamento del pianto in relazione ad un vissuto emotivamente significativo è tipicamente umano ed assolve anche a complessi compiti nella interiorizzazione, comunicazione e relazione. Il pianto coincide con un conflitto nella captazione di relazione emotiva con espansione di uno dei cinque campi  emozionali. 

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Risentito totale

Il risentito emotivo è il termine usato in medicina biologica per descrivere la percezione del dolore nel paziente preso in esame. Per la percezione di sofferenza è sempre necessaria la precedente programmazione di un sistema nervoso. Ciò che il sistema nervoso non conosce non lo può soffrire. Il risentito per essere agito richiede pertanto sempre la precedente attivazione di circuiti e sinapsi, tali da essere attivate se un conflitto biologico lo richiede. Le risposte adattative automatiche provenienti dalle memorie sono alloggiate nel sistema nervoso a livello sottocorticale e pertanto sfuggono comunemente alla coscienza. 

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La fase di deposito in medicina biologica

La fase di deposito in medicina biologica riguarda un conflitto che non trova soluzione tramite l’attivazione straordinaria della fase d’infiammazione o escrezione. Tale conflitto impegna il sistema nervoso del paziente nell’espressione della successiva reattività ovvero la fase di deposito, la terza nella sequenza delle possibili risposte adattative dei tessuti. Questa tappa consiste nello stoccaggio di metaboliti all’interno dei tessuti, in particolare nel loro connettivo o nello spazio extracellulare. In questa fase il sistema nervoso centrale del malato, non gestisce più i metaboliti nell’ ”inceneritore biologico” costituito a fase d’infiammazione.

 
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La fase di impregnazione in medicina biologica

La fase di impregnazione in medicina biologica è la quarta risposta tissulare applicata da sistema nervoso centrale quale soluzione ad un conflitto patito. La fase di impregnazione riguarda un conflitto biologico che non trova soluzione tramite un’infiammazione, escrezione o deposito. Questa particolare condizione genera la successiva reattività ovvero la fase d’impregnazione, la quarta tappa nella sequenza delle possibili risposte reattive dei tessuti. Con la fase d’impregnazione, la reazione tissulare cessa di evolvere verso la restitutio ad integrum. 

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L’ evoluzione in medicina biologica

Secondo la medicina biologica l’ evoluzione della vita è possibile grazie alla trasmissione delle informazioni concernenti  le capacità biologiche sia ereditate e sia acquisite. Premessa per la trasmissione d’informazioni biologiche funzionalmente all’ evoluzione è l’istinto di sopravvivenza. Poiché la vita individuale termina, sopravvivere include necessariamente procreare. Con tale intento biologico e in coerenza con l’ evoluzione si trasmettono alla discendenza le acquisizioni e pacchetti d’informazione ereditaria e acquisibile. Oggetto della trasmissione di dati sono pertanto le sia le capacità biologiche acquisite in vita, sia le capacità biologiche ereditate dagli antenati. 

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