L’ evoluzione in medicina biologica

Secondo la medicina biologica l’ evoluzione della vita è possibile grazie alla trasmissione delle informazioni concernenti  le capacità biologiche sia ereditate e sia acquisite. Premessa per la trasmissione d’informazioni biologiche funzionalmente all’ evoluzione è l’istinto di sopravvivenza. Poiché la vita individuale termina, sopravvivere include necessariamente procreare. Con tale intento biologico e in coerenza con l’ evoluzione si trasmettono alla discendenza le acquisizioni e pacchetti d’informazione ereditaria e acquisibile. Oggetto della trasmissione di dati sono pertanto le sia le capacità biologiche acquisite in vita, sia le capacità biologiche ereditate dagli antenati. 

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Terapia in medicina biologica

La terapia biologica richiede di definire l’atto medico in cinque possibilità applicative permettendo la ricerca della maggiormente idonea al malato che si vuole curare. Ogni possibilità prescrittiva, inclusa  la terapia biologica, implica  un metodo che espone a vantaggi e limiti. La medicina biologica ricerca un modello unificante tra queste cinque possibilità, che eviti inutili contenziosi tra scuole di pensiero medico. L’atto medico indipendentemente dalla terapia biologica, dovrebbe essere articolato nel solo interesse del paziente e non già per la gloria di una particolare forma di medicina. 

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La malattia cronica in medicina biologica

La medicina biologica ricerca nella malattia cronica un senso ai fini dell’adattamento e dell’evoluzione. La malattia cronica è la sofferenza prevalente delle società moderne. La morte e la riproduzione sono interdipendenti dovendo la natura supplire alla prima per il tramite della seconda. Un organismo pluricellulare è organizzato per tessuti specializzati e autocosciente richiede un esteso tempo biologico per essere riprodotto. Un organismo umano rappresenta la culminante di processi adattativi operati in tempi molto estesi dall’evoluzione. 

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Campi emozionali e medicina biologica

I campi emozionali della medicina biologica sono utili a  comprendere l’ interazione tra lesione tissulare alla sofferenza psichica. La malattia è una risposta biologica a un conflitto non derogabile nella quale sono implicati i campi emozionali. Si tratta di una modalità per la quale la necessità di sopravvivere procede evolvendo nuove capacità e maggiore consapevolezza. La vita umana è un composto di sostanza corporale, emozionale e spirituale. Pertanto per la medicina biologica la malattia deve necessariamente costituire una soluzione biologica oltre a rappresentare un processo somatico. 

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Sarcopenia e medicina biologica

La sarcopenia in medicina biologica è da considerare un conflitto che trova soluzione riducendo funzioni meccaniche e capacità metaboliche. La sarcopenia è la perdita di massa muscolare oltre un livello fisiologicamente accettabile. La sarcopenia non implica conseguenze solo sulla capacità di svolgere funzioni meccaniche, ma determina anche la perdita di capacità metaboliche. La sarcopenia è, infatti, coinvolta sia nell’inabilità sia nella malattia. La massa muscolare è la principale riserva di glicogeno e di potassio.  

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Emozioni e medicina biologica

L’ emozioni  sono riferite in medicina biologica ai campi emozionali ovvero  i campi nei quali avviene il rapporto tra senso e struttura. Ogni strategia di sopravvivenza applicata dagli organismi in cerca di perpetuarsi, si costituisce tessuto o capacità all’interno di un’area emotiva coerente. Quest’area emotiva e attiva verso l’enorme fatica per ottenere le capacità biologiche richieste dall’ambiente. Il termine campo è in relazione al fatto che le emozioni, seppur generate originariamente in un individuo, sono estese oltre il limite corporale dell’individuo stesso.

 
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