Prevenzione e medicina biologica

Prevenzione e medicina biologica
Prevenzione e medicina biologica

La medicina biologica  ricerca  in prevenzione un senso della malattia ai fini dell’adattamento e dell’evoluzione che può anticipare la lesione. In medicina biologica la malattia è letta come una risposta automatica, gestita dalla parti più antiche del sistema nervoso nei confronti di conflitti biologici  attivi o sospesi. In emergenza la risposta automatica del sistema nervoso centrale arcaico è supplente quella razionale e moderna. Un organismo pluricellulare complesso come l’ essere unano è organizzato per tessuti specializzati e autocosciente richiede un esteso tempo biologico per essere riprodotto. 

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Crohn e medicina biologica

Nel morbo di Crohn insieme alla terapia medica è utile la medicina biologica per la valutazione del risentito, dei conflitti e dei campi emozionali implicati nella malattia. Prima di ogni trattamento è opportuno inquadrare il morbo di Crohn in una contesto disregolativo che merita terapia sistemica oltre quella locale. Il morbo di Crohn è però anche una risposta biologica adattativa ad un contesto ambientale reale o risentito che merita altrettanto una valutazione per includere anche conflitti e campi emozionali nel trattamento. 

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Collera equilibrata e medicina biologica

La collera o normocollera è per la medicina biologica l’espressione armonica, efficace e creativa del campo emozionale in oggetto.  Il campo emozionale normo collera o collera equilibrata, inizia ad agire già nella vita embrionale ed è implicato nei movimenti del nascituro percepiti dalla madre all’interno del proprio ventre. La connessione di senso tra collera e tessuto muscolare si esprime attraverso l’esercizio di contrazioni che dovranno preparare i complessi movimenti necessari alla vita extrauterina. Nella riproduzione il processo del parto avviene nel campo emozionale normocollera. 

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La fase neoplastica in medicina biologica

La fase neoplastica nella medicina biologica è l’ultima delle sei possibili reattività espresse dai tessuti. in patologia.  La fase neoplastica riguarda un conflitto biologico che non trova soluzione tramite un’infiammazione, escrezione, deposito impregnazione o degenerazione, culmina nell’ultima reattività, la sesta tappa nella sequenza delle possibili risposte tissulari. La fase neoplastica è tesa garantire un beneficio immaginato a livello elementare, implicando però il rischio concreto del decesso. La guarigione è prevista solo per apoptosi dei tessuti neoplastici, evento piuttosto raro.

 
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La fase di escrezione in medicina biologica

La fase di escrezione in medicina biologica è la prima risposta tissulare applicata da sistema nervoso centrale quale soluzione ad un conflitto patito. I processi di malattia sono tentativi dinamici nel superamento di un conflitto biologico. La comprensione della reattività dei tessuti come risposta adattativa implica che le sei fasi indicate siano attraversate morbidamente e rapidamente, in stato di salute. Al contrario se un conflitto biologico coinvolge l’individuo, diviene possibile e biologicamente sensato esprimere una delle fasi indicate con una maggiore enfasi.

 
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