L’ evoluzione in medicina biologica

Secondo la medicina biologica l’ evoluzione della vita è possibile grazie alla trasmissione delle informazioni concernenti  le capacità biologiche sia ereditate e sia acquisite. Premessa per la trasmissione d’informazioni biologiche funzionalmente all’ evoluzione è l’istinto di sopravvivenza. Poiché la vita individuale termina, sopravvivere include necessariamente procreare. Con tale intento biologico e in coerenza con l’ evoluzione si trasmettono alla discendenza le acquisizioni e pacchetti d’informazione ereditaria e acquisibile. Oggetto della trasmissione di dati sono pertanto le sia le capacità biologiche acquisite in vita, sia le capacità biologiche ereditate dagli antenati. 

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La malattia secondo la medicina biologica

In medicina biologica le fasi della malattia sono coerenti con la definizione di malattia come risposta adattativa eroica del singolo individuo al suo conflitto biologico risentito come urgente e inderogabile. A un livello sopra individuale la malattia invece corrisponde a quei processi evolutivi che implicano per il tramite delle soluzioni conflittuali raggiunte, lo sviluppo di nuove capacità, nuovi tessuti e nuove specie. Le fasi della malattia si estrinsecano a livello corporale in una patologia tissulare coinvolgente precise caratteristiche reattive.

 
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