Medicina biologica e le Millenials senza nido

Medicina biologica e le Millenials senza nido

Medicina biologica e Millenials
Medicina biologica e Millenials

Per la medicina biologica i comportamenti incluso quello delle Millenials senza nido rappresentano una soluzione biologica ad un pregresso conflitto. L’analisi del senso applicato in un comportamento è basilare per la sua valutazione e quando necessario per il suo superamento. I Millenials o generazione y sono le persone nate tra la fine degli anni ottanta e i primi anni duemila nella parte più sviluppata del mondo. I Millenials seguono  la generazione caratterizzata dall’aumento delle nascite e sopratutto delle opportunità ovvero quella nata tra gli anni 1960 e ’70. Caratteristiche determinanti per il comportamento dei Millenials  sono l’assenza  di una minaccia vitale come nel periodo della guerra fredda,  un maggiore utilizzo dei delle tecnologie digitali e l’elevata densità della popolazione.

Nelle ragazze e donne Millenials si osserva in modo diffuso un comportamento teso alla conquista di spazi di affermazione, non necessariamente connessi alla realizzazione di un nido per la crescita della discendenza.   Nelle Millenials  prevale, sulla esigenza di realizzare il proprio nido, la conquista di un territorio deputato eventualmente e solo successivamente ad alimentarlo.  Le energie, la disponibilità e il proprio tempo sono dedicati alla realizzazione, peraltro non semplice di una carriera e di una automonia economica. Le Millenials rispondono alla disoccupazione e mancanza di welfare con una mutazione degli obiettivi di vita. Spesso sono single, ho intrattengono una relazione affettiva non funzionale alla costruzione di un nido, ma alla realizzazione di sè. L’obiettivo primario delle Millenials è la conquista di un territorio professionale ed economico in un habitat ostile e loro non favorevole. La delega al lato maschile della relazione per il  controllo del territorio esteso è sospesa ed ognuna bada a se stessa. Le Millenials sono denotate da cultura, formazione professionale, possiedono adattabilità e sono disposte a spostarsi pur di realizzare il loro obiettivo primario, assumendo spesso l’onere della emigrazione. La procreazione è rimandata al futuro oppure percepita come non necessaria o ostativa dei progetti primari. Le Millenials arrivano al mondo dopo il conflitto femminile tra nido e territorio delle loro madri. La soluzione da loro applicata è la rinuncia almeno a tempo della realizzazione del nido, per preferire la conquista del territorio. Il comportamento  descritto non è sempre spontaneo e privo di sofferenza. Per molte Millenials il cambio di paradigma è il risultato di difficoltà non solubili vissute con dolore. Tuttavia si osserva in un trend in crescita di rinuncia immediata agli obiettivi di nido, senza passaggio attraverso tali difficoltà. Le Millenials che applicano questo comportamento, hanno assimilato il passaggio osservando le proprie madri ed evidenziano subito autonomia dagli obiettivi connessi al nido.

Il comportamento osservato da sociologi e studiosi appena descritto nelle Millenials è codificato in biologia come adattamento ad una precisa situazione ambientali.  In un clan o branco denotato da un numero elevato di membri e scarsa presenza  di cibo, avviene una spontanea riduzione della natalità.  Al contrario la perdita numerica dei membri del branco e la elevata disponibilità di cibo aumenta la riproduzione. In biologia il comportamento delle femmine  in un branco se esposte alla  due situazioni descritte,  realizza adattamento tramite oligomenorra o polimenorrea di gruppo. Un branco può in tal modo aumentare o diminuire i ciclo fertili, realizzando una adattamento opportuno alla situazione ambientale descrittta. A livello umano si osserva certamente un equilibrio dinamico nel gruppo tra oligomenorrea e polimenorrea oppure tra ciclo anovulatorio  e policistosi ovarica. Ma a livello umano la coscienza maggiore delle relazioni nel gruppo e nell’ habitat sposta i comportamenti osservati verso le scelte coscienti di vita, i desideri e gli obiettivi consapevoli.

Per la medicina biologica la ricerca del senso di un comportamento non disconosce per nulla i meccanismi in questo caso riproduttivi o ormonali per i quali si realizza. Al contrario la medicina biologica cerca oltre l’analisi delle cause fisiche anche la finalità sensata di un comportamento nel contesto di una evoluzione prima personale, poi della stirpe e infine della specie. Per la medicina biologica i comportamenti non sono un errore o una anomalia, ma al contrario costituiscono una complessa risposta adattativa.  L’analisi delle sofferenze patite, dei diversi fattori aggravanti, delle modalizzazioni e dell’insorgenza primaria possono aiutare nell’identificazione del conflitto sottostante per il singolo paziente. Alcuni comportamenti possono determinare un notevole disagio sia interiore sia nella relazione con gli altri. Una valutazione del risentito personale connesso secondo la medicina biologica, rappresenta una possibilità prima di comprensione e successivamente di coscienza riguardo al senso implicato, premessa ineludibile per una loro modulazione o a seconda dei casi per la loro risoluzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina Biologica a Roma