Eustress, distress e medicina biologica

Eustress, distress e medicina biologica

Eustress, distress e medicina biologica
Eustress, distress e medicina biologica

I termini eustress o distress definiscono in medicina biologica due qualità e\o quantità nella risposta all’esposizione verso un conflitto. L’ eustress è una risposta ad un campo conflittuale tale, da promuovere la salute del singolo e la vita in genere. Il  distress  è invece una risposta ad campo conflittuale tale, da scatenare una sindrome generale di adattamento oppure il suo cedimento. Un organismo si evolve nella sua vita personale e\o insieme alla sua stirpe attraverso l’ esposizione continua a situazioni conflittuali,  di cui apprende gradualmente la conflittolisi o la soluzione biologica. L’evoluzione della stirpe è correlata all’eustress del singolo individuo in quanto in tale condizione le capacità biologiche acquisite o ereditate possono essere trasmesse in modo ottimale ai discendenti.

Oggetto della trasmissione di informazioni che permettono una risposta in eustress  sono pertanto le sia le capacità acquisite in vita come comportamenti vincenti, sia le capacità biologiche ereditate dagli antenati e applicate con successo in un contesto specifico. Senza conflitti gestibili o eustress non è facile crescere e migliorare. L’ eustress si distingue dal distress a livello sia qualitativo, sia quantitativo. L’eustress è una situazione conflittuale tale da permettere,  la soluzione in un arco temporale breve. Il distress invece è una situazione conflittuale  non gestibile, oppure prolungata nel tempo. Il massimo distress è  costituito dal prolungarsi nel tempo di una situazione conflittuale ad alta intensità. Generalmente questa condizione può portare al cedimento di ogni forma di adattamento.

Il termine distress coincide pertanto con la parola stress nel linguaggio comune. La medicina  ha indagato in più discipline, la risposta adattativa a distress come causa di malattia fisica e\o emotiva. Per la salute però non è solo rilevante evitare l’esposizione a distress, ma anche l’inclusione in un campo conflittuale costruttivo ovvero eutress. La salute è infatti mantenuta dall’efficienza dell’omeostasi, Questa facoltà di ogni organismo di opporsi  all’invecchiamento, alla malattia e agli insulti, dipende da un costante “allenamento conflittuale”  il cui difetto è causa di fragilità prima e  di malattia successivamente.

Per la medicina biologica l’ eustress  o stress positivo è pertanto auspicabile  per la salute dell’individuo e per l’evoluzione della specie. Ogni capacità biologica si esplica tramite un tessuto o un concerto di tessuti. La gestione di una capacità biologica dipende altrettanto dal sistema nervoso centrale che tali  tessuti e funzioni gestisce. L’ eustress garantisce  dunque la formazione e l’informazione del sistema nervoso centrale e non può in tal senso essere separato dai tessuti che gestisce e dalla consapevolezza necessaria.  Un uccello non vola poiché possiede le ali, ma vola perché oltre alle ali possiede allocazioni cerebrali atte alla funzione di volo e  infine coscienza di poter volare. Se allo sviluppo di un paio di ali non coincidessero corrispettivi comandi cerebrali e la consapevolezza di poter volare, l’uccello possiederebbe i tessuti implicati nel volo, ma non ne manifesterebbe la funzione. La consapevolezza della funzione, il sistema nervoso centrale e i tessuti biologici portanti la stessa funzione, cooperano necessariamente all’espressione funzionale. L’eustress in tal senso permette agli individui di formare e informare tessuti, sistema nervoso e coscienza. Al contrario il distress disperde capacità biologica, informazione e coscienza.

La lotta per la sopravvivenza,  culmina in evoluzione, quando espressa in  campo conflittuale adeguato o eustress,  tale da  favorirla consentendo l’apprendimento di nuove capacità. Queste capacità, risultate vantaggiose nella lotta per la sopravvivenza, sono successivamente trasmesse in vario modo.  Questi rapporti sono talmente vincolanti che nell’embriogenesi umana, per acquisire le capacità, culminanti nell’essere umano, questi deve ripercorrere nel suo sviluppo, seppur più rapidamente, tutte le tappe conflittuali necessarie per lo sviluppo delle connesse capacità. L’ essere  umano si sviluppa nella pancia della madre attraverso eustress continuo della durata di nove mesi. La trasmissione di informazione biologica è dunque una trasmissione di stress positivo tale da consentire sviluppo, formazione e coscienza.

Nell’ uomo adulto  secondo la medicina biologica la valutazione dell’eustress o distress  dipende dal personale modo modo risentire un conflitto. La personale capacità di trovare  una soluzione che costituisca evoluzione personale o stirpetale, dipende infatti dalle etereogenicità delle informazione in possesso di ogni singolo soggetto. La risposta ad un insulto è pertanto da valutare in base ad esse. La medicina biologica non disconosce per nulla i meccanismi somatici per i quali  avvengono malattia e evoluzione. Al contrario la medicina biologica cerca oltre il substrato somatico anche il mezzo e la finalità sensata di ogni acquisizione o perdita nel contesto di una evoluzione prima personale, poi della stirpe e infine della specie.  L’analisi delle sofferenze patite dall’essere umano, dai campi applicati, dei diversi fattori aggravanti, delle modalizzazioni e dell’insorgenza primaria possono aiutare nell’identificazione del conflitto biologico coinvolto. Una valutazione dei campi emozionali e del risentito personale connesso, secondo la medicina biologica, rappresenta una possibilità prima di comprensione e successivamente di coscienza riguardo al  conflitto biologico implicato, premessa ineludibile per sua modulazione o a seconda dei casi per la risoluzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Medicina Biologica a Roma